Alla scoperta degli spinaci e dei loro benefici sul nostro organismo.
Originario dell’Asia Sudoccidentale – più di preciso della Persia – lo spinacio è arrivato in Europa nell’XI secolo, portato in Spagna dagli arabi, che lo consideravano “il principe degli ortaggi”. Ci sono voluti altri due secoli prima che si iniziasse a coltivare gli spinaci in Italia, e solo alla fine dell’800 hanno cominciato a entrare in modo massiccio nelle cucine.
Poi è arrivata l’epoca di Braccio di Ferro, il marinaio tutto muscoli che trae la sua forza dagli spinaci e ha portato questa verdura sotto le luci della ribalta.
Ora, gli spinaci non ci faranno venire i muscoli di Popeye, ma quel che è certo è che regalano al nostro organismo diversi benefici.
Le loro foglie si possono mangiare anche crude, in insalata; per questa preparazione si usano, in genere, gli spinacini o spinaci novelli. Con gli spinaci cotti, invece, puoi preparare le pietanze più disparate: crespelle, lasagne, polpette, minestre, frittate, torte salate.
Ma vediamo quali sono le proprietà degli spinaci.
Fanno bene perché
Con gli spinaci fai scorta di vitamine A e C. Contengono, poi, vitamine B, D, F, PP e K. Anche i sali minerali abbondano: troviamo il rame, il ferro, il potassio e lo zinco.
Ma gli elementi più apprezzabili che puoi ricavare da questa verdura sono l’acido folico (o vitamina B9) e la luteina. Sai a cosa servono? Entrambi aiutano a tener lontane le malattie cardiovascolari. L’acido folico, inoltre, è una sostanza di cui si consiglia l’assunzione soprattutto alle donne in gravidanza, in quanto vitale nella prevenzione delle malformazioni neonatali. La luteina, invece, è preziosa per la salute degli occhi.
Curiosità
Seppur diventati famosi come fonte di ferro, gli spinaci non sono poi così essenziali per l’assimilazione di questo minerale. Il perché è presto detto: il loro contenuto di acido ossalico non consente al nostro organismo di assorbirlo. C’è però un metodo per neutralizzare questa sostanza antinutriente e godere, quindi, anche dell’apporto di ferro derivante dagli spinaci: condiscili con il succo di limone. L’acido citrico dell’agrume, infatti, neutralizza l’acido ossalico.
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